AnimaBiologica

venerdì 7 luglio 2017

La Propoli, proprietà e usi


La propoli è un elaborato resinoso prodotto da diversi tipi di Apis (millifera l., A. ligustica, A. fasciata, ecc.).
 Le api prelevano dai rivestimenti fogliari, dai germogli e dalle cortecce le sostanze cerose e resinose che poi elaborano con l'aggiunta di cera, polline ed enzimi salivari, affinché si crei una poltiglia appiccicosa che viene poi trasportata (mediante le zampette posteriori) e depositata all'ingresso dell'alveare, ed usata poi, per restringerne il passaggio (per ostacolare eventuali predatori) o per riparare e cementare possibili fori, o per mummificare cadaveri di altri insetti o altre api, o per evitare la germogliazione di semi. 
Le api prelevano queste sostanze cerose/resinose da alberi tipo betulla, pioppo, ontano, pino, ippocastano ecc..
   La raccolta della propoli coincide con la pulizia dell'arnia e la raccolta del miele, ma in genere in un anno la produzione di proporli non supera comunque i 300gr per arnia.
L'uso della propoli era ben noto anche agli antichi egiziani, che la utilizzavano per mummificare i cadaveri, ma anche gli antichi romani la conoscevano bene infatti in  Naturalis historia  un trattato naturalistico in forma enciclopedica scritto da Plinio il Vecchio, si parla in maniera abbastanza estesa di questa resina prodotta dalle api ed utilizzata poi nella cura di ulcere e ferite cutanee.
La composizione chimica della propoli: varia in base alla stagionalità e alla provenienza. Contiene terpeni, oli essenziali, acidi grassi per il 50% (palmitico, oleico, lignocerico, stearico, ecc), polline,  5% flavonoidi (crisina)  e flavanoli  (galangina, quercitina )


martedì 15 marzo 2016

Glycyrrhiza glaba, la Liquirizia proprietà ed impieghi terapeutici


La Liquirizia ovvero Glycyrrhiza glabra (Fam. Fabaceae) è una pianta erbacea perenne alta 1-2 m con foglioline alterne e fiori eretti all'ascella fogliale riuniti in grappoli, il colore del fiore varia in base alla specie, ed i frutti sono dei piccoli baccelli contenenti i semi.

Le radici e gli stoloni sono le parti da cui si estraggono i principi attivi, vengono raccolti a partire dal 3°/4° anno di età della pianta. 
Raccolta: Le piante vengono completamente estirpate dal terreno (in autunno in modo tale da assicurare una maggior dolcezza della droga officinale),  lavate e successivamente lasciate asciugare all'aria.
In commercio le radici e gli stoloni vengono vendute in bastoncini da 10-15 cm, gli stoloni differiscono dalle radici per la presenza del midollo.


La liquirizia possiede proprietà antiflogistiche (ovvero antinfiammatorie), espettoranti e spasmolitiche
Il principale principio attivo, la glicirrizina è un glicoside saponinico triterpenoide, aumenta i livelli plasmatici di secretina e di conseguenza aumenta il tono dello sfintere pilorico riducendo dunque il reflusso gastro-duodenale, inoltre, riduce a livello gastrico anche la produzione di pepsina (enzima proteolitico del succo gastrico responsabile spesso delle lesioni ulcerose gastriche). 
I flavoni e calconi amplificano le azioni del fitocomplesso della Liquirizia rendendo meno biodisponibile la glicirrizina e riducendo quindi i suoi effetti avversi (inibizione 11-beta.idrossi-steroidrogenasi). Per questo motivo è meglio utilizzare la radice o l'estratto fitoterapico rispetto al farmaco di sintesi.


  • La Liquirizia riduce gli spasmi della muscolatura liscia bronchiale e fluidifica i muchi. 
  • La Liquirizia ha anche  un'attività antiestrogena (riduce la formazione di carcinomi alla mammella).
  • La Liquirizia ha anche un'azione antimicotica (l'acido glicirretinico ostacola la formazione a livello vuvlvo-vaginale della Candida albicans) in decozione con la Tabebuia

In commercio la Liquirizia si trova anche ridotta in "sugo", ovvero un concentrato nero contenente glicirrizina (9-12%) zuccheri (20-30%)  e sostanze insolubili.



Fabbrica di Liquirizia Amarelli a Rossano Calabro
 Foto di Proprietà di AnimaBiologica 
La liquirizia è una droga sicura ma in alte dosi può provocare ritenzione idrica, ipotassemia (riduzione del potassio) e non ipertensione, MA gli ipertesi, i cardiopatici, i pazienti con insufficienza renale, quelli trattati con corticosteroidi e digitalici devono comunque ridurne il consumo.

Questo articolo è solo a scopo informativo e non si sostituisce al parere professionale del medico curante. 
Fabbrica di Liquirizia Amarelli a Rossano
Calabro Foto di Proprietà di AnimaBiologica 
Fabbrica di Liquirizia Amarelli a Rossano
 Calabro Foto di Proprietà di AnimaBiologica 

lunedì 25 gennaio 2016

Proprietà degli oli essenziali



  • Antibatterico:
 alcuni oli essenziali si comportano da battericidi anche contro microrganismi come entero-cocchi, escherichia-coli ecc... 
- Timo; Origano; Santoreggia; Cannella contenenti alte concentrazioni di Timolo, Carvacrolo, Citale, Geraniolo, Linalolo.


  • Antitrombolitica
- Lavandula Hybrida; Allium Cepa; Allium Sativum.


  • Anti-virale:
Alcuni oli essenziali si sono dimostrati efficaci contro le infezioni dei Herpes Simplex (di tipo 1 & 2) inattivandone le particelle virali ne riducono l'assorbimento.
- Artemisia**; Melissa; Menta; Eucalipto; Malaleuca; Manuka


  • Azione Anti-Ossidante:
diversi oli essenziali manifestano un'azione antiossidante grazie alle alte concentrazioni di Timolo, Nerale, Geraniale, citronellale, terpinene e 1,8-cineolo. Possono essere usati come integratori alimentari, per curare molte malattie degenerative.
- Basilico; Cannella; Malaleuca; Menta; Melissa; Salvia**; Achillea.


  • Azione Trans-dermica

-Basilico; Niaouli; Chenopodio; Eucalipto.



  • Azione Spasmolitica:

-Angelica; Basilico; Camomilla Romana; Menta; Timo; Chiodi di garofano.

Oli Essenziali Fitomedical li potrete acquistare su AnimaBilogica

Nb: * i seguenti o.e. sono abortivi e neurotossici * ma solo quelli indicati con l'asterisco**.
Gli oli essenziali devono essere maneggiati con estrema cura poiché in alte dosi e non diluiti possono dar luogo ad allergie e intossicazioni.
Prima del l'uso chiedere consiglio all'erborista di  fiducia o all'omeopata.

giovedì 17 dicembre 2015

Chenopodium Quinoa, proprietà ed effetti

La Chenopodium Quinoa, è una pianta erbacea appartenete alla famiglia delle Chenopodiaceae di origine Sud Americana, è definita "pseudo cereale" poiché i suoi semi sono trasformati ed utilizzati allo stesso modo dei cereali.

Esistono molte varietà diverse di Quinoa, ad esempio la gialla, la rossa e la nera, questo è dovuto alla zona di sviluppo, alla ramificazione e alla dimensione della pianta stessa.

I semi di Quinoa contengono dal 12% al 18% di proteine, contenenti tutti gli aminoacidi essenziali, ovvero: fenilalanina, isoleucina, istidina, leucina, lisina (che in genere è l'amminoacido limitante dei cereali, mentre nella Quinoa è presente in elevate quantità), metionina, treonina, triptofano e valina.
Le albumine e globuline invece, sono le proteine di riserva del seme, contenenti enzimi metabolici ed enzimi idrolitici utili alla pianta nella germinazione del seme. I carboidrati, composti per la quasi totalità da amidi, sono in media contenuti in quota 60/70%. I grassi, invece sono in percentuale superiore rispetto al frumento, ovvero tra il 4,1% e l'8,8%.
La Quinoa è ricca anche di numerosi nutrienti essenziali come le vitamine del gruppoB e la vitaminaE, ma anche minerali: (Ferro, Magnesio, Calcio e Fosforo). La Quinoa è anche un ottima fonte di antiossidanti.  
I semi di Quinoa non contengono glutine e sono quindi indicati alle persone affette dal morbo celiaco e da intolleranze alimentari.

Studi scientifici dichiarano che le saponine contenute nei semi di Quinoa possono anche non essere allontanate durante la decozione, anzi, gli stessi studi attribuiscono alle saponine della Quinoa un'azione antitumorale e non più antinutrizionale come si riteneva prima di questi studi, difatti prima i semi subivano lunghi processi di desaponificazione tramite due tipi di metodi.
Le saponine sono contenute nel pericarpo del seme di Quinoa e servono da protezione naturale al seme stesso.  

lunedì 12 ottobre 2015

Aspergillus, fungo muffa integratore enzimatico

Aspergillus flavius
 microscopio elettronico 
Aspergillus è un fungo anzi è un genere di muffa della famiglia Trichocomaceae, le cui spore sono presenti nell'aria che respiriamo.
Normalmente le spore respirate non provocano malattie, ma solo in quelle persone con un sistema immunitario indebolito, con polmoni compromessi o con allergie, possono causare serie patologie.  Infatti le infezioni da spore di Aspergillus più comuni includono l'aspergillosi invasiva, ABPA CPA e aspergilloma (che causa addirittura l'insediamento del fungo all'interno degli alveoli polmonari).
Ma, l'Aspergillus fungo può essere utilizzato anche come "alimento" poiché è l'unico organismo contenente uno spettro completo degli enzimi alimentari necessari per la funzionalità del nostro organismo. I suoi estratti fermentati raggiungono la massima funzionalità all'interno del nostro organismo, grazie alla costante temperatura corporea, che accompagna attivi i suoi enzimi per tutto il tratto intestinale, permettendo di svolgere al meglio le funzioni digestive.
Gli enzimi contenuti nell'Aspergillus sono le proteasi, amilasi, amiloglucosidasi, cellulasi e lipasi.
Tali enzimi sono presenti fisiologicamente nel nostro organismo e vengono utilizzati per la digestione di proteine, carboidrati e acidi grassi.
Spesso uno stile di vita frenetico, in più numerosi altri fattori, possono determinare carenze enzimatiche ad esempio, un'alimentazione non equilibrata, cibi precotti o mal-cotti o trattati, bevande alcoliche, una masticazione insufficiente, in tutti questi casi casi un integrazione con enzimi digestivi di Aspergillus può essere di ottimo aiuto.

Cit.da eurosalus.com "Il malassorbimento intestinale, l'infiammazione da cibo e la "leaky gut syndrome" (situazione in cui la permeabilità intestinale è aumentata), sono tutte situazioni che facilitano la comparsa di malattie autoimmuni. Basti pensare ad esempio alle strette relazioni tra tiroidite e Gluten sensitivity.
Una aumentata permeabilità intestinale è la possibile causa di molte malattie autoimmuni, come pubblicato in Clinical Reviews in Allergy & Immunology da Fasano (Fasano A. Clin Rev Allergy Immunol. 2012 Feb;42(1):71-8. doi: 10.1007/s12016-011-8291-x) e la completa digestione enzimatica della gliadina, ottenuta da proteasi prodotte dall'Aspergillo, è in grado di ridurre o annullare la risposta reattiva delle cellule T sensibli al glutine (Toft-Hansen H et al, Clin Immunol. 2014 Aug;153(2):323-31. doi: 10.1016/j.clim.2014.05.009. Epub 2014 Jun 3)."

Dunque, sono tante le malattie autoimmuni dovute alla carenza enzimatica causa di danni quasi irreversibili al nostro organismo, ma l'assunzione di  papaina, bromelina,  nattokinasi e glucosinolati enzimi che associati all'integrazione di Aspergillus e assunti con costanza possono evitare il perpetrarsi e l'insorgenza malattie infiammatorie autoimmuni.
  
immagine di Miso e Fungo giapponese fonte Wikipedia 
Una delle preparazioni erboristiche officinali pervenuteci dall'oriente ci arriva sotto forma di condimento a base di Aspergillus ed è il Miso.
Sono tante le preparazioni contenenti culture micetiche o batteriche utilizzate come alimenti o elisir, un altro esempio tra questi è il Kombucha, un te fermentato d'origine orientale.

L'Aspergillus è sconsigliato a tutti quei soggetti sensibili alle alterazioni micetiche dunque prima di avviare una terapia è consigliabile chiedere il parere del medico curante, il presente articolo non ha funzione di sostituzione medica ma solo funzioni informative.  

lunedì 8 giugno 2015

Ocimum Basilicum, proprietà del Basilico

Il Basilico è una pianta erbacea annua della famiglia delle Lamiaceae. Le foglie sono opposte, picciolate e di colore verde intenso (il colore può essere anche di varietà violacea). Le foglie fiorali sono brattee, i fiori sono raccolti o in spighe o a racemo e sono di colore bianco. Il frutto è un achenio (o meglio tetrachenio).
Le parti del basilico utilizzate in Tecnica Erboristica sono le sommità fiorite e le foglie, che contengono terpeni: l'olio essenziale. L'olio essenziale di basilico stimola l'attività gastrointestinale ed è utile in casi di flatulenza e meteorismo.  Poche gocce di olio essenziale di basilico su di una zolletta di zucchero aiuta in casi di forte stress da studio intenso poiché rilassa ed alleggerisce la fatica mentale.
Il decotto di foglie essiccate di basilico (50g in 1 lt di acqua per 3 min), è un ottimo collutorio utile in stati infiammatori e un ottimo spasmolitico.
In cucina il basilico è utilizzato come spezia aromatica ed è un ottimo esaltatore di sapori. Addizionato con olio o aceto permette di preparare pietanze molto particolari dal tipico sapore mediterraneo.  
Consigli per coltivarlo: piantare il basilico insieme al peperoncino (capsicum frutescens) aiuta entrambe la piante ad auto-sostenersi, a difendersi da patologie batteriche e infestazioni parassitarie.

giovedì 16 aprile 2015

Ribes nigrum, proprietà ed effetti

(Fam. Saxifragaceae)

Il Ribes nero (Ribes nigrum) è un arbusto leggermente spinoso originario della zona alpina, alto all'incirca 2 metri.
Le foglie hanno un lungo picciolo, sono alterne e palmate. I fiori sono a corolla asimmetrica, riuniti in racemi ascellari penduli di colore bianco. I frutti sono piccole bacche di colore nero.
I frutti del Ribes nigrum sono ricchi di vitamina C, acido citrico e malico, pectine, flavonoidi (aventi funzioni simili alla vitamina P utile nelle malattie vascolari), ed hanno elevate proprietà astringenti e diuretiche.
I semini contenuti all'interno della bacca di Ribes nigrum, contengono un'alta concentrazione di acido alfa-linolenico, avente proprietà antinfiammatorie.
In tecnica erboristica, si utilizzano le gemme primaverili di Ribes nigrum, con cui si prepara un macerato glicolico (gemmoderivato) utilizzato nell'iposurrenalismo, (ovvero pessima stimolazione surrenale) dunque stimolandone le normali funzioni corticali dei surreni incrementando la concentrazione di corticosteroidi endogini. Il gemmoderivato di ribes nigrum è consigliato in sindromi infiammatorie acute e cronicizzate (...artriti, gastriti, esofagiti, coliti, epatiti, pancreatiti) e anche per le infiammazioni delle vie respiratorie ed allergie di stagione.

L' ESCOP (Cooperazione Scientifica Europea sulla Fitoterapia) raccomanda un infuso di foglie di Ribes nigrum per combattere la gotta e i reumatismi cronici, 2,5gr in 100 ml 2 volte al dì.

Il Ribes nigrum è una droga sicura ma non può essere utilizzata in casi di associazione farmacologica con FAS (antinfiammatori steroidei) & FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), ipersurrenalismo, ipertensione e affaticamento renale.
Prima della somministrazione chiedere sempre il parere del medico curante.