La Chenopodium Quinoa, è una pianta erbacea appartenete alla famiglia delle Chenopodiaceae di origine Sud Americana, è definita "pseudo cereale" poiché i suoi semi sono trasformati ed utilizzati allo stesso modo dei cereali.
Esistono molte varietà diverse di Quinoa, ad esempio la gialla, la rossa e la nera, questo è dovuto alla zona di sviluppo, alla ramificazione e alla dimensione della pianta stessa.
I semi di Quinoa contengono dal 12% al 18% di proteine, contenenti tutti gli aminoacidi essenziali, ovvero: fenilalanina, isoleucina, istidina, leucina, lisina (che in genere è l'amminoacido limitante dei cereali, mentre nella Quinoa è presente in elevate quantità), metionina, treonina, triptofano e valina.
Le albumine e globuline invece, sono le proteine di riserva del seme, contenenti enzimi metabolici ed enzimi idrolitici utili alla pianta nella germinazione del seme. I carboidrati, composti per la quasi totalità da amidi, sono in media contenuti in quota 60/70%. I grassi, invece sono in percentuale superiore rispetto al frumento, ovvero tra il 4,1% e l'8,8%.
La Quinoa è ricca anche di numerosi nutrienti essenziali come le vitamine del gruppoB e la vitaminaE, ma anche minerali: (Ferro, Magnesio, Calcio e Fosforo). La Quinoa è anche un ottima fonte di antiossidanti.
I semi di Quinoa non contengono glutine e sono quindi indicati alle persone affette dal morbo celiaco e da intolleranze alimentari.
Studi scientifici dichiarano che le saponine contenute nei semi di Quinoa possono anche non essere allontanate durante la decozione, anzi, gli stessi studi attribuiscono alle saponine della Quinoa un'azione antitumorale e non più antinutrizionale come si riteneva prima di questi studi, difatti prima i semi subivano lunghi processi di desaponificazione tramite due tipi di metodi.
Le saponine sono contenute nel pericarpo del seme di Quinoa e servono da protezione naturale al seme stesso.
AnimaBiologica
giovedì 17 dicembre 2015
lunedì 12 ottobre 2015
Aspergillus, fungo muffa integratore enzimatico
Aspergillus flavius microscopio elettronico |
Normalmente le spore respirate non provocano malattie, ma solo in quelle persone con un sistema immunitario indebolito, con polmoni compromessi o con allergie, possono causare serie patologie. Infatti le infezioni da spore di Aspergillus più comuni includono l'aspergillosi invasiva, ABPA CPA e aspergilloma (che causa addirittura l'insediamento del fungo all'interno degli alveoli polmonari).
Ma, l'Aspergillus fungo può essere utilizzato anche come "alimento" poiché è l'unico organismo contenente uno spettro completo degli enzimi alimentari necessari per la funzionalità del nostro organismo. I suoi estratti fermentati raggiungono la massima funzionalità all'interno del nostro organismo, grazie alla costante temperatura corporea, che accompagna attivi i suoi enzimi per tutto il tratto intestinale, permettendo di svolgere al meglio le funzioni digestive.
Gli enzimi contenuti nell'Aspergillus sono le proteasi, amilasi, amiloglucosidasi, cellulasi e lipasi.
Tali enzimi sono presenti fisiologicamente nel nostro organismo e vengono utilizzati per la digestione di proteine, carboidrati e acidi grassi.
Spesso uno stile di vita frenetico, in più numerosi altri fattori, possono determinare carenze enzimatiche ad esempio, un'alimentazione non equilibrata, cibi precotti o mal-cotti o trattati, bevande alcoliche, una masticazione insufficiente, in tutti questi casi casi un integrazione con enzimi digestivi di Aspergillus può essere di ottimo aiuto.
Cit.da eurosalus.com "Il malassorbimento intestinale, l'infiammazione da cibo e la "leaky gut syndrome" (situazione in cui la permeabilità intestinale è aumentata), sono tutte situazioni che facilitano la comparsa di malattie autoimmuni. Basti pensare ad esempio alle strette relazioni tra tiroidite e Gluten sensitivity.
Una aumentata permeabilità intestinale è la possibile causa di molte malattie autoimmuni, come pubblicato in Clinical Reviews in Allergy & Immunology da Fasano (Fasano A. Clin Rev Allergy Immunol. 2012 Feb;42(1):71-8. doi: 10.1007/s12016-011-8291-x) e la completa digestione enzimatica della gliadina, ottenuta da proteasi prodotte dall'Aspergillo, è in grado di ridurre o annullare la risposta reattiva delle cellule T sensibli al glutine (Toft-Hansen H et al, Clin Immunol. 2014 Aug;153(2):323-31. doi: 10.1016/j.clim.2014.05.009. Epub 2014 Jun 3)."
Dunque, sono tante le malattie autoimmuni dovute alla carenza enzimatica causa di danni quasi irreversibili al nostro organismo, ma l'assunzione di papaina, bromelina, nattokinasi e glucosinolati enzimi che associati all'integrazione di Aspergillus e assunti con costanza possono evitare il perpetrarsi e l'insorgenza malattie infiammatorie autoimmuni.
immagine di Miso e Fungo giapponese fonte Wikipedia |
Sono tante le preparazioni contenenti culture micetiche o batteriche utilizzate come alimenti o elisir, un altro esempio tra questi è il Kombucha, un te fermentato d'origine orientale.
L'Aspergillus è sconsigliato a tutti quei soggetti sensibili alle alterazioni micetiche dunque prima di avviare una terapia è consigliabile chiedere il parere del medico curante, il presente articolo non ha funzione di sostituzione medica ma solo funzioni informative.
lunedì 8 giugno 2015
Ocimum Basilicum, proprietà del Basilico
Il Basilico è una pianta erbacea annua della famiglia delle Lamiaceae. Le foglie sono opposte, picciolate e di colore verde intenso (il colore può essere anche di varietà violacea). Le foglie fiorali sono brattee, i fiori sono raccolti o in spighe o a racemo e sono di colore bianco. Il frutto è un achenio (o meglio tetrachenio).
Le parti del basilico utilizzate in Tecnica Erboristica sono le sommità fiorite e le foglie, che contengono terpeni: l'olio essenziale. L'olio essenziale di basilico stimola l'attività gastrointestinale ed è utile in casi di flatulenza e meteorismo. Poche gocce di olio essenziale di basilico su di una zolletta di zucchero aiuta in casi di forte stress da studio intenso poiché rilassa ed alleggerisce la fatica mentale.
Il decotto di foglie essiccate di basilico (50g in 1 lt di acqua per 3 min), è un ottimo collutorio utile in stati infiammatori e un ottimo spasmolitico.
In cucina il basilico è utilizzato come spezia aromatica ed è un ottimo esaltatore di sapori. Addizionato con olio o aceto permette di preparare pietanze molto particolari dal tipico sapore mediterraneo.
Consigli per coltivarlo: piantare il basilico insieme al peperoncino (capsicum frutescens) aiuta entrambe la piante ad auto-sostenersi, a difendersi da patologie batteriche e infestazioni parassitarie.
Le parti del basilico utilizzate in Tecnica Erboristica sono le sommità fiorite e le foglie, che contengono terpeni: l'olio essenziale. L'olio essenziale di basilico stimola l'attività gastrointestinale ed è utile in casi di flatulenza e meteorismo. Poche gocce di olio essenziale di basilico su di una zolletta di zucchero aiuta in casi di forte stress da studio intenso poiché rilassa ed alleggerisce la fatica mentale.
Il decotto di foglie essiccate di basilico (50g in 1 lt di acqua per 3 min), è un ottimo collutorio utile in stati infiammatori e un ottimo spasmolitico.
In cucina il basilico è utilizzato come spezia aromatica ed è un ottimo esaltatore di sapori. Addizionato con olio o aceto permette di preparare pietanze molto particolari dal tipico sapore mediterraneo.
Consigli per coltivarlo: piantare il basilico insieme al peperoncino (capsicum frutescens) aiuta entrambe la piante ad auto-sostenersi, a difendersi da patologie batteriche e infestazioni parassitarie.
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giovedì 16 aprile 2015
Ribes nigrum, proprietà ed effetti
(Fam. Saxifragaceae)
Il Ribes nero (Ribes nigrum) è un arbusto leggermente spinoso originario della zona alpina, alto all'incirca 2 metri.
Le foglie hanno un lungo picciolo, sono alterne e palmate. I fiori sono a corolla asimmetrica, riuniti in racemi ascellari penduli di colore bianco. I frutti sono piccole bacche di colore nero.
I frutti del Ribes nigrum sono ricchi di vitamina C, acido citrico e malico, pectine, flavonoidi (aventi funzioni simili alla vitamina P utile nelle malattie vascolari), ed hanno elevate proprietà astringenti e diuretiche.
I semini contenuti all'interno della bacca di Ribes nigrum, contengono un'alta concentrazione di acido alfa-linolenico, avente proprietà antinfiammatorie.
In tecnica erboristica, si utilizzano le gemme primaverili di Ribes nigrum, con cui si prepara un macerato glicolico (gemmoderivato) utilizzato nell'iposurrenalismo, (ovvero pessima stimolazione surrenale) dunque stimolandone le normali funzioni corticali dei surreni incrementando la concentrazione di corticosteroidi endogini. Il gemmoderivato di ribes nigrum è consigliato in sindromi infiammatorie acute e cronicizzate (...artriti, gastriti, esofagiti, coliti, epatiti, pancreatiti) e anche per le infiammazioni delle vie respiratorie ed allergie di stagione.
L' ESCOP (Cooperazione Scientifica Europea sulla Fitoterapia) raccomanda un infuso di foglie di Ribes nigrum per combattere la gotta e i reumatismi cronici, 2,5gr in 100 ml 2 volte al dì.
Il Ribes nigrum è una droga sicura ma non può essere utilizzata in casi di associazione farmacologica con FAS (antinfiammatori steroidei) & FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), ipersurrenalismo, ipertensione e affaticamento renale.
Prima della somministrazione chiedere sempre il parere del medico curante.
Il Ribes nero (Ribes nigrum) è un arbusto leggermente spinoso originario della zona alpina, alto all'incirca 2 metri.
Le foglie hanno un lungo picciolo, sono alterne e palmate. I fiori sono a corolla asimmetrica, riuniti in racemi ascellari penduli di colore bianco. I frutti sono piccole bacche di colore nero.
I frutti del Ribes nigrum sono ricchi di vitamina C, acido citrico e malico, pectine, flavonoidi (aventi funzioni simili alla vitamina P utile nelle malattie vascolari), ed hanno elevate proprietà astringenti e diuretiche.
I semini contenuti all'interno della bacca di Ribes nigrum, contengono un'alta concentrazione di acido alfa-linolenico, avente proprietà antinfiammatorie.
In tecnica erboristica, si utilizzano le gemme primaverili di Ribes nigrum, con cui si prepara un macerato glicolico (gemmoderivato) utilizzato nell'iposurrenalismo, (ovvero pessima stimolazione surrenale) dunque stimolandone le normali funzioni corticali dei surreni incrementando la concentrazione di corticosteroidi endogini. Il gemmoderivato di ribes nigrum è consigliato in sindromi infiammatorie acute e cronicizzate (...artriti, gastriti, esofagiti, coliti, epatiti, pancreatiti) e anche per le infiammazioni delle vie respiratorie ed allergie di stagione.
L' ESCOP (Cooperazione Scientifica Europea sulla Fitoterapia) raccomanda un infuso di foglie di Ribes nigrum per combattere la gotta e i reumatismi cronici, 2,5gr in 100 ml 2 volte al dì.
Il Ribes nigrum è una droga sicura ma non può essere utilizzata in casi di associazione farmacologica con FAS (antinfiammatori steroidei) & FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), ipersurrenalismo, ipertensione e affaticamento renale.
Prima della somministrazione chiedere sempre il parere del medico curante.
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lunedì 30 marzo 2015
Asparago selvatico, Asparagus acutifolius proprietà benefiche
(Classificazione Angiosperme, monocotiledoni, Liliales)
L'asparago selvatico (Asparagus acutifolius) o asparago nero, è una pianta erbacea perenne con rizoma breve e strisciante da cui si sviluppano i turioni (gli asparagi), che sono giovani getti eduli dei fusti. Il fusto è alto oltre 150cm, le foglie sono piccole squame e i fiori sono piccoli e bianchi. Il frutto è una piccola bacca.
L’asparago, è una pianta officinale usata da secoli per l'ottimizzazione della filtrazione renale del sangue e come forte diuretico.
L'asparago contiene asparagina (un amminoacido non essenziale), arginina, sapogenine (asparagina A, sarsasapogenina M, sarsasapogenina N), glucosidi, antociani e sali potassio. Le saponine dell'asparago sono inibitori della proliferazione di cellule tumorali (del colon retto). Mentre l'asparagina ha un forte potere diuretico.
I turioni degli asparagi mantengono intatte le caratteristiche fitoterapiche solo se consumate arrostite e non lessate.
In tecnica erboristica e farmaceutica, la droga è data dal rizoma, che va raccolto in primavera da piante di tre anni. Insieme alla radice di sedano, prezzemolo, pungitopo e finocchio costituiscono il cosiddetto "sciroppo delle 5 radici", utile contro l'dropisia, affezioni renali e vescicali.
Il rizoma di asparago è una droga sicura ma sconsigliata a coloro che utilizzano farmaci per l'ipertensione o (essendo un forte diuretico) a coloro che soffrono di pressione molto bassa, comunque, prima della somministrazione è sempre meglio chiedere il parere del medico curante.
L'asparago selvatico (Asparagus acutifolius) o asparago nero, è una pianta erbacea perenne con rizoma breve e strisciante da cui si sviluppano i turioni (gli asparagi), che sono giovani getti eduli dei fusti. Il fusto è alto oltre 150cm, le foglie sono piccole squame e i fiori sono piccoli e bianchi. Il frutto è una piccola bacca.
particolare del frutto |
L’asparago, è una pianta officinale usata da secoli per l'ottimizzazione della filtrazione renale del sangue e come forte diuretico.
L'asparago contiene asparagina (un amminoacido non essenziale), arginina, sapogenine (asparagina A, sarsasapogenina M, sarsasapogenina N), glucosidi, antociani e sali potassio. Le saponine dell'asparago sono inibitori della proliferazione di cellule tumorali (del colon retto). Mentre l'asparagina ha un forte potere diuretico.
I turioni degli asparagi mantengono intatte le caratteristiche fitoterapiche solo se consumate arrostite e non lessate.
In tecnica erboristica e farmaceutica, la droga è data dal rizoma, che va raccolto in primavera da piante di tre anni. Insieme alla radice di sedano, prezzemolo, pungitopo e finocchio costituiscono il cosiddetto "sciroppo delle 5 radici", utile contro l'dropisia, affezioni renali e vescicali.
Il rizoma di asparago è una droga sicura ma sconsigliata a coloro che utilizzano farmaci per l'ipertensione o (essendo un forte diuretico) a coloro che soffrono di pressione molto bassa, comunque, prima della somministrazione è sempre meglio chiedere il parere del medico curante.
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martedì 10 marzo 2015
Terminalia bellirica usi e proprietà fitoterapiche
Terminalia bellirica, conosciuta anche come "Bahera" o "mirabolano", è un grande albero deciduo originario delle colline del sud-est asiatico. Le foglie sono lunghe circa 15 cm sono riunite verso le estremità dei rami, i fiori sono bianchi piccoli e a forma di stella. I semi, sono ricchi di acidi grassi e sono utilizzati nella medicina Ayurveda ed in molte preparazioni fitoterapiche.
Terminalia Bellirica foto web |
La Terminalia B. è un eccellente ringiovanente e possiede proprietà lassative (perché contiene sostanze simili al Rabarbaro, antrachinoni), ma allo stesso tempo anche astringenti (pervia dei tannini), dunque: migliora la digestione; riduce il colesterolo; migliora la circolazione; contiene il 31% di acido linoleico; esercita un notevole effetto cardio-protettivo; riduce la pressione sanguigna; migliora il funzionamento del fegato; possiede proprietà antinfiammatorie e antivirali; ha funzioni espettoranti e ipotensive.
La Medicina Ayurveda la utilizza per eliminare gli eccessi di "mucosità" dal corpo (bronchiti ed asma) e quindi equilibrare il dosha Kapha.
In Tecnica Erboristica la Terminalia B. è utilizzata come lassativo associato alla Frangula e al Rabarbaro, in capsule gastro resistenti da 80 mg, 2 capsule al dì.
La Terminalia B. è una "droga" fitoterapica sicura, ma prima della somministrazione è consigliato il parere del medico.
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mercoledì 4 marzo 2015
Plantago ovata, lo Psillio azioni ed effetti farmacologici
Lo Psillio è costituito dai semi di Plantago ovata, ovvero una pianta erbacea annua, originaria del Pakistan ma anche dell'area tropicale Americana. La pianta è a stelo ramificato, con foglie lanceolate, dentate e fiori bianchi raggruppati a spighe cilindriche. I semi sono ovali di colore rosso- beige, con superficie convessa e il tegumento (o cuticola) abbastanza sottile ricco di mucillagini.
Sia il seme che la cuticola tegumentale sono le parti utilizzate in Tecnica Erboristica, in quanto contengono mucillagine (polisaccaride: d-xilosio, l-arabinosio, alfa-d-galatturonil-l-ramnosio), triterpeni, aucubina, steroli, lipidi e proteine. Grazie a queste mucillagini (e non solo) lo Psillio possiede un effetto lassativo, che dipende dalla sua capacità di richiamare liquidi nel lume intestinale (e quindi di rigonfiarsi bevendo molta acqua), stimolando così sia la peristalsi (movimenti intestinali) sia la consistenza delle feci (feci abbastanza molli). Le fibre dello Psillio, nell'intestino vengono parzialmente digerite, ma una volta giunte nel colon iniziano a fermentare (ad opera della flora batterica) producendo così acidi grassi (a catena corta) che abbassando il pH del lume intestinale, favoriscono la formazione di batteri acidofili (Batteri BUONI), abbattendo completamente la formazione di batteri ad azione putrefattiva (Batteri CATTIVI).
Lo Psillio è utile anche in stati abbastanza acuti di diarrea ma con ridotto consumo di acqua (bisogna bere pochissimo).
Lo Psillio ha anche un effetto sull'assorbimento degli zuccheri, ed abbassa i livelli di colesterolo LDL, aumentando l'eliminazione degli acidi biliari. Inoltre gli acidi grassi (a catena corta) prodotti dalla flora batterica intestinale inibiscono la sintesi epatica di colesterolo e riducendo ulteriormente il tasso di colesterolo nel circolo ematico.
Lo psillio può essere usato in casi di: costipazione cronica, emorroidi e ragadi anali (per ammorbidire le feci); ma anche, in casi di evacuazione non forzata (ovvero in gravidanza, negli anziani, dopo interventi chirurgici al colon-retto).
La Tecnica Erboristica utilizza lo Psillio sia in capsule che in polvere (seme completo o anche solo la cuticola) da assumere tale quale e la dose giornaliera consigliata è di 3-5 gr da prendere durante l'arco della giornata.
Lo Psillio è assolutamente sconsigliato in caso di stenosi pirolica (restringimento del pirolo), fecalomi (ostruzioni intestinali), assunzione di farmaci assorbiti a livello intestinale (potrebbe ridurne gli effetti farmacologici), in casi di megacolon (alterata motilità del colon) e in casi di IPOcolesterolemia (sia da farmaci che congenita).
Lo Psillio è una "droga" sicura e dunque può essere utilizzata tranquillamente da chiunque rispettando le dosi e i metodi di somministrazione.
Fonti: Farmacognosia (botanica, chimica, farmacologica) di F.Capasso ed. Springer
Sia il seme che la cuticola tegumentale sono le parti utilizzate in Tecnica Erboristica, in quanto contengono mucillagine (polisaccaride: d-xilosio, l-arabinosio, alfa-d-galatturonil-l-ramnosio), triterpeni, aucubina, steroli, lipidi e proteine. Grazie a queste mucillagini (e non solo) lo Psillio possiede un effetto lassativo, che dipende dalla sua capacità di richiamare liquidi nel lume intestinale (e quindi di rigonfiarsi bevendo molta acqua), stimolando così sia la peristalsi (movimenti intestinali) sia la consistenza delle feci (feci abbastanza molli). Le fibre dello Psillio, nell'intestino vengono parzialmente digerite, ma una volta giunte nel colon iniziano a fermentare (ad opera della flora batterica) producendo così acidi grassi (a catena corta) che abbassando il pH del lume intestinale, favoriscono la formazione di batteri acidofili (Batteri BUONI), abbattendo completamente la formazione di batteri ad azione putrefattiva (Batteri CATTIVI).
Lo Psillio è utile anche in stati abbastanza acuti di diarrea ma con ridotto consumo di acqua (bisogna bere pochissimo).
Lo Psillio ha anche un effetto sull'assorbimento degli zuccheri, ed abbassa i livelli di colesterolo LDL, aumentando l'eliminazione degli acidi biliari. Inoltre gli acidi grassi (a catena corta) prodotti dalla flora batterica intestinale inibiscono la sintesi epatica di colesterolo e riducendo ulteriormente il tasso di colesterolo nel circolo ematico.
Lo psillio può essere usato in casi di: costipazione cronica, emorroidi e ragadi anali (per ammorbidire le feci); ma anche, in casi di evacuazione non forzata (ovvero in gravidanza, negli anziani, dopo interventi chirurgici al colon-retto).
La Tecnica Erboristica utilizza lo Psillio sia in capsule che in polvere (seme completo o anche solo la cuticola) da assumere tale quale e la dose giornaliera consigliata è di 3-5 gr da prendere durante l'arco della giornata.
Lo Psillio è assolutamente sconsigliato in caso di stenosi pirolica (restringimento del pirolo), fecalomi (ostruzioni intestinali), assunzione di farmaci assorbiti a livello intestinale (potrebbe ridurne gli effetti farmacologici), in casi di megacolon (alterata motilità del colon) e in casi di IPOcolesterolemia (sia da farmaci che congenita).
Lo Psillio è una "droga" sicura e dunque può essere utilizzata tranquillamente da chiunque rispettando le dosi e i metodi di somministrazione.
Fonti: Farmacognosia (botanica, chimica, farmacologica) di F.Capasso ed. Springer
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martedì 24 febbraio 2015
Lista di piante da non usare in gravidanza
In gravidanza e anche durante l'allattamento, bisogna fare attenzione alla somministrazione sia di fitofarmaci che di farmaci di sintesi, poiché questi, in alcuni casi, espongono il nascituro o il neonato a rischi che possono comprometterne il normale e quotidiano svolgimento di processi metabolici fisiologici.
Abbiate presente che, dal momento del concepimento fino alla 14°settimana è il periodo più delicato della gestazione (Embriogenesi) quindi bisogna avere maggiore scrupolosità ed attenzione.
Vi abbiamo dunque, stilato una breve lista delle piante fitoterapiche da evitare e da usare con eccessiva moderazione:
Nome Nome latino Effetto
Aglio Allium sativum Emmenagogo*
Agnocasto Vitex agnus castus Emmenagogo*
Aloe Aloe, Vera, Arborescens Attività uterina possibile aborto
Assenzio Artemisia Absinthium Emmenagogo*, possibile abortivo
Borragine Borago officinalis Mutageno
Borsa del Pastore Capsella bursa-past. Emmenagogo*, possibile abortivo
Calamo Acorus calamus Emmenagogo*, genotossico
Calendula Calendula Officinalis Emmenagogo*, possibile abortivo
Camomilla Romana Anthemis nobilis Emmenagogo*, possibile abortivo
Cannella Cinnamomum spp. Emmenagogo*, possibile abortivo
Caulofillo Caulophyllum t. Inibizione embrione, abortivo
Chelidonia Chelidonium majus Stimolante uterino
China Cinchona spp. Abortivo, teratogeno*
Cicoria Cichorium intybus Emmenagogo*, possibile abortivo
Cimicifuga Cimicifuga racemosa Attività estrogenica
Cosolida magg. Symphytum off. Epatotossico*, teratogeno*
Crescione Nasturtium offici. Emmenagogo*, possibile abortivo
Efedra Ephedra spp. Aumento pressione sanguigna
Finocchio Foeniculum vulgare Emmenagogo*
Frangola Rhamnus frangula Effetti mutageni genotossici
Ginepro Juniperus comunis Allergenico, emmenagogo*, abortivo
Guaranà Paullinia cupana Basso peso, nascita prematura
Issopo Hyssopus officinalis Emmenagogo, possibile abortivo
Lampone Rubus idaeus Contrae utero, attività anti-gonadotropa
Lavanda Lavandula off. Emmenagogo*
Lino Linum usitatissimum Emmenagogo*
Liquirizia Glycyrrhizza glabra Emmenagogo*
Maggiorana Origanum majorana Emmenagogo*
Marrubbio Marrubbio vulgare Emmenagogo*, possibile abortivo
Matè Ilex paguarin. Basso peso, nascita prematura
Melograno Punica granatum Emmenagogo*, possibile abortivo
Menta piperita Mentha piperita Emmenagogo*
Mirra Commiphora myrra Emmenagogo*, possibile abortivo
Noce moscata Myristica fragrans Abortivo, effetti mutageni
Origano Origanum vulgare Emmenagogo*, possibile abortivo
Ortica Urtica dioica Emmenagogo*, possibile abortivo
Papaia Carica papaya Emmenagogo*, possibile abortivo
Passiflora Passiflora incarnata Stimolante uterino
Pervinca Vinca rosa Abortivo
Pesca Prunus p. Emmenagogo*, possibile abortivo
Prezzemolo Petroselinum s. Emmenagogo*, possibile abortivo
Rabarbaro Rheum plamatum Emmenagogo*, possibile abortivo
Rosmarino Rosmarinus offici. Emmenagogo*, possibile abortivo
Salvia Salvia officinalis Emmenagogo*, possibile abortivo
Scutellaria Scutellaria lat. Epatotossico*, teratogeno*
Sedano Apium graveol. Stimolante uterino, emmenagogo*
Senna Cassia spp. Stimola endometrio, mutageno
Tanaceto Tanancetum part. Induce aborto
Timo Thymus vulgaris Emmenagogo*, possibile abortivo
Tuja Thuja occidenta. Emmenagogo*, possibile abortivo
Uva ursina Arcotaphylos uva ursi Azione ossitocica*
Valeriana Valeriana officinalis Stimola contrazioni uterine
Witania Withania somnif. Abortivo
Zafferano Crocus sativus Emmenagogo*, possibile abortivo
Zenzero (non fresco) Zingiber off. Emmenagogo*, possibile abortivo
*Breve dizionario:
Piccole dosi di somministrazione: pericoloso; abbastanza pericoloso; tollerabile (il nostro semaforo) ma chiedere sempre il consiglio del medico curante prima della somministrazione.
(estratto bibliografico da Fitoterapia di F.Capasso, G. Grandolini, A.A. Izzo, Ed.Springer)
Abbiate presente che, dal momento del concepimento fino alla 14°settimana è il periodo più delicato della gestazione (Embriogenesi) quindi bisogna avere maggiore scrupolosità ed attenzione.
Vi abbiamo dunque, stilato una breve lista delle piante fitoterapiche da evitare e da usare con eccessiva moderazione:
Nome Nome latino Effetto
Aglio Allium sativum Emmenagogo*
Agnocasto Vitex agnus castus Emmenagogo*
Aloe Aloe, Vera, Arborescens Attività uterina possibile aborto
Assenzio Artemisia Absinthium Emmenagogo*, possibile abortivo
Borragine Borago officinalis Mutageno
Borsa del Pastore Capsella bursa-past. Emmenagogo*, possibile abortivo
Calamo Acorus calamus Emmenagogo*, genotossico
Calendula Calendula Officinalis Emmenagogo*, possibile abortivo
Camomilla Romana Anthemis nobilis Emmenagogo*, possibile abortivo
Cannella Cinnamomum spp. Emmenagogo*, possibile abortivo
Caulofillo Caulophyllum t. Inibizione embrione, abortivo
Chelidonia Chelidonium majus Stimolante uterino
China Cinchona spp. Abortivo, teratogeno*
Cicoria Cichorium intybus Emmenagogo*, possibile abortivo
Cimicifuga Cimicifuga racemosa Attività estrogenica
Cosolida magg. Symphytum off. Epatotossico*, teratogeno*
Crescione Nasturtium offici. Emmenagogo*, possibile abortivo
Efedra Ephedra spp. Aumento pressione sanguigna
Finocchio Foeniculum vulgare Emmenagogo*
Frangola Rhamnus frangula Effetti mutageni genotossici
Ginepro Juniperus comunis Allergenico, emmenagogo*, abortivo
Guaranà Paullinia cupana Basso peso, nascita prematura
Issopo Hyssopus officinalis Emmenagogo, possibile abortivo
Lampone Rubus idaeus Contrae utero, attività anti-gonadotropa
Lavanda Lavandula off. Emmenagogo*
Lino Linum usitatissimum Emmenagogo*
Liquirizia Glycyrrhizza glabra Emmenagogo*
Maggiorana Origanum majorana Emmenagogo*
Marrubbio Marrubbio vulgare Emmenagogo*, possibile abortivo
Matè Ilex paguarin. Basso peso, nascita prematura
Melograno Punica granatum Emmenagogo*, possibile abortivo
Menta piperita Mentha piperita Emmenagogo*
Mirra Commiphora myrra Emmenagogo*, possibile abortivo
Noce moscata Myristica fragrans Abortivo, effetti mutageni
Origano Origanum vulgare Emmenagogo*, possibile abortivo
Ortica Urtica dioica Emmenagogo*, possibile abortivo
Papaia Carica papaya Emmenagogo*, possibile abortivo
Passiflora Passiflora incarnata Stimolante uterino
Pervinca Vinca rosa Abortivo
Pesca Prunus p. Emmenagogo*, possibile abortivo
Prezzemolo Petroselinum s. Emmenagogo*, possibile abortivo
Rabarbaro Rheum plamatum Emmenagogo*, possibile abortivo
Rosmarino Rosmarinus offici. Emmenagogo*, possibile abortivo
Salvia Salvia officinalis Emmenagogo*, possibile abortivo
Scutellaria Scutellaria lat. Epatotossico*, teratogeno*
Sedano Apium graveol. Stimolante uterino, emmenagogo*
Senna Cassia spp. Stimola endometrio, mutageno
Tanaceto Tanancetum part. Induce aborto
Timo Thymus vulgaris Emmenagogo*, possibile abortivo
Tuja Thuja occidenta. Emmenagogo*, possibile abortivo
Uva ursina Arcotaphylos uva ursi Azione ossitocica*
Valeriana Valeriana officinalis Stimola contrazioni uterine
Witania Withania somnif. Abortivo
Zafferano Crocus sativus Emmenagogo*, possibile abortivo
Zenzero (non fresco) Zingiber off. Emmenagogo*, possibile abortivo
*Breve dizionario:
- Emmenagogo: che rende regolari o ristabilisce le mestruazioni
- Epatotossico: tossico per il fegato, porta malformazioni, epatiti e cirrosi
- Ossitocica: azione che stimola la produzione di ossitocina
- Teratogeno: embrione malformato
- Anti-gonadotropa: malformazione a livello della ghiandola Pineale
Piccole dosi di somministrazione: pericoloso; abbastanza pericoloso; tollerabile (il nostro semaforo) ma chiedere sempre il consiglio del medico curante prima della somministrazione.
(estratto bibliografico da Fitoterapia di F.Capasso, G. Grandolini, A.A. Izzo, Ed.Springer)
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martedì 10 febbraio 2015
Taraxacum officinale, proprietà e benefici del Tarassaco
Il Taraxacum officinale, ovvero il Tarassaco o dente di leone è una pianta erbacea perenne, costituita da una rosetta basale da cui si dipartono le foglie, che sono lanceolate lobate, le infiorescenze a capolino e la radice a fittone.
La droga è costituita dalla radice e dal rizoma, che contengono sequiterpenici, acido taraxinico, terpeni, taraxacosidi, acido linolico e linoleico. Nel tarassaco oltre ai flavonoidi e piccole quantità di curarine ad avere attività terapeutiche c'è anche l'inulina, un'oligosaccaride di riserva tipico della famiglia delle Asteraceae.
Il Tarassaco, aiuta a favorire la produzione di bile (poiché stimola il fegato), conseguenzialmente aiuta a favorire il transito intestinale (poiché la bile stimola la peristalsi intestinale) e ad eliminare i liquidi in eccesso (quindi detossinante).
La ricchezza di inulina, rende il Tarassaco un alleato ideale utile per mantenere attiva la flora batterica intestinale, e quindi il benessere di tutto l'organismo. Infatti, aumenta a livello intestinale la produzione di Lactobacillus acidophilus e Bifidus Lactobacillus.
In tecnica erboristica il Tarassaco può essere utilizzato, come decotto in "tisane composte detossinanti" (achillea, finocchio, bardana e tarassaco), oppure in estratti fluidi ad alto contenuto di principi attivi, oppure in tinture, oppure anche in oleoliti per massaggi (uso solo esterno).
In floriterapia viene usato per le tensioni fisiche, muscolari e trova impiego nei fiori Californiani con il nome di Dandelion.
Taraxacum officinale in piena fioritura |
Il Tarassaco, aiuta a favorire la produzione di bile (poiché stimola il fegato), conseguenzialmente aiuta a favorire il transito intestinale (poiché la bile stimola la peristalsi intestinale) e ad eliminare i liquidi in eccesso (quindi detossinante).
La ricchezza di inulina, rende il Tarassaco un alleato ideale utile per mantenere attiva la flora batterica intestinale, e quindi il benessere di tutto l'organismo. Infatti, aumenta a livello intestinale la produzione di Lactobacillus acidophilus e Bifidus Lactobacillus.
ricetta estemporanea |
In floriterapia viene usato per le tensioni fisiche, muscolari e trova impiego nei fiori Californiani con il nome di Dandelion.
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mercoledì 28 gennaio 2015
I fiori Francesi Deva
Dopo i fiori di Bach (preparati per la prima volta nel 1928 da E. Bach) e i fiori californiani (realizzati nel 1979 da P. Kaminski e R. Katz) eccovi i fiori Francesi Deva realizzati 29 anni fa (1986) in una località delle Alpi francesi dai Laboratoire Deva, inizialmente creati con lo scopo di studiare gli effetti dei precedenti rimedi floreali, successivamente trovano spazio come nuova floriterapia.
Philippe Deroide, aiutato da altri collaboratori, riuscì così, nella ricerca aggiungendovi nuovi fiori e dunque ampliando la gamma dei rimedi floriterapici. Alcune di queste nuove essenze floreali divennero ancora più preziose, perché agivano completando l'azione dei fiori di Bach.
I Fiori Francesi agiscono su molteplici squilibri, (soprattutto quelli femminili, dovuti agli ormoni) quindi esplicano un'azione diretta sul corpo fisico- mentale.
Eccone alcuni:
Fiore Nome botanico Patologia Risultato
Amandier Prunus amygdalus Paura d'invecchiare Fortifica il corpo
Aubèpine Crataegus oxyacan. Abbandoni improvvisi Libera la mente
Bouton d'or Ranunculus acris Sottovalutarsi spesso Fiducia di se
Buis Buxus semperv. Timidezza eccessiva Infonde forza e corag.
Citronnier Citrus limonum Scarsa energia psichica Stimola l'intelletto
Cognassier Cydonia oblonga Eccesso di ormoni andr. Sviluppo equ. femminilità
Consoude Symphytum off. Stress infiam. da sport Rilassa le tensioni musco.
Courgette Cucurbita pepo Tensioni in gravidanza Accresce creatività positi.
Epicéa Picea abies Eccesso di severità Armonia e schiena rilass.
Epilobe Epilobium angus. Ossessione del passato Libera da traumi passati
Euphraise Euphrasia officinale Scarso interesse Aiuta l'analisi stim.vista
Figuier Ficus carica Conflitti continui Calma e fiducia
Lilas Syringa vulgaris Dolori schiena|cervicali Aumento di flessibilità
Lis ma. Lilium martagon Autoritarismo eccessivo Facilita i rapporti
Mauve Malva sylvestris Insicurezza costante Cordialità e fiducia
Manthe po. Mentha pulegium Turrbati da pensieri neg. Attenua la confus. mentale
Oignon Allium cepa Diff. a rilasciare emozioni Abbandono emotivo
Ortie Urtica dioica Rottura familiare Calma e coraggio
Paquerette Bellis perenn. Disorganizzazione Sintetizzare organizzare
Passiflore Passiflora incarn. Confusione emotiva Calma e serenità
Pastéque Citrullus vulgaris Disarmonia coppia Aiuta a concepire figlio
Rhododendron Rhododendron f. Tristezza opre. toracica Liberazione toracica
Tilleul Tilia platyph. Solitudine ricerca amore Calore e dolcezza
Valériane Valeriana officinalis Stress irritazione Rilassa i nervi tesi
Philippe Deroide, aiutato da altri collaboratori, riuscì così, nella ricerca aggiungendovi nuovi fiori e dunque ampliando la gamma dei rimedi floriterapici. Alcune di queste nuove essenze floreali divennero ancora più preziose, perché agivano completando l'azione dei fiori di Bach.
I Fiori Francesi agiscono su molteplici squilibri, (soprattutto quelli femminili, dovuti agli ormoni) quindi esplicano un'azione diretta sul corpo fisico- mentale.
Eccone alcuni:
Fiore Nome botanico Patologia Risultato
Amandier Prunus amygdalus Paura d'invecchiare Fortifica il corpo
Aubèpine Crataegus oxyacan. Abbandoni improvvisi Libera la mente
Bouton d'or Ranunculus acris Sottovalutarsi spesso Fiducia di se
Buis Buxus semperv. Timidezza eccessiva Infonde forza e corag.
Citronnier Citrus limonum Scarsa energia psichica Stimola l'intelletto
Cognassier Cydonia oblonga Eccesso di ormoni andr. Sviluppo equ. femminilità
Consoude Symphytum off. Stress infiam. da sport Rilassa le tensioni musco.
Courgette Cucurbita pepo Tensioni in gravidanza Accresce creatività positi.
Epicéa Picea abies Eccesso di severità Armonia e schiena rilass.
Epilobe Epilobium angus. Ossessione del passato Libera da traumi passati
Euphraise Euphrasia officinale Scarso interesse Aiuta l'analisi stim.vista
Figuier Ficus carica Conflitti continui Calma e fiducia
Lilas Syringa vulgaris Dolori schiena|cervicali Aumento di flessibilità
Lis ma. Lilium martagon Autoritarismo eccessivo Facilita i rapporti
Mauve Malva sylvestris Insicurezza costante Cordialità e fiducia
Manthe po. Mentha pulegium Turrbati da pensieri neg. Attenua la confus. mentale
Oignon Allium cepa Diff. a rilasciare emozioni Abbandono emotivo
Ortie Urtica dioica Rottura familiare Calma e coraggio
Paquerette Bellis perenn. Disorganizzazione Sintetizzare organizzare
Passiflore Passiflora incarn. Confusione emotiva Calma e serenità
Pastéque Citrullus vulgaris Disarmonia coppia Aiuta a concepire figlio
Rhododendron Rhododendron f. Tristezza opre. toracica Liberazione toracica
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domenica 18 gennaio 2015
Fitoterapia anti-neoplastica, lista Fito-farmaci
Indurre la riattivazione degli enzimi endonucleasi, dare inizio alla cascata immunitaria e indurre la riattivazione dei Linfociti Natural Killer, è l'azione antineoplastica di quella branca della fitoterapia che utilizza il metodo Terapia Gerson (terapia nutrizionale olistica e disintossicante). In questo articolo, vogliamo solo schedare tutte quelle droghe utilizzate in questo tipo di terapia nutrizionale.
Esporremo dunque, una breve lista dei Fito-"farmaci" più utilizzati come coadiuvanti terapici:
Esporremo dunque, una breve lista dei Fito-"farmaci" più utilizzati come coadiuvanti terapici:
3) Aloe Barbadensis Miller e Arborescens
6) Lapacho (Tabebuia Avellanedae)
10) Rumex acetosa
11) Rodiola Rosea
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giovedì 8 gennaio 2015
Hoodia gordonii proprietà
Hoodia gordonii è una pianta della famiglia delle Apocinacee, originaria dell'Africa sudoccidentale e viene spesse informalmente indicate come cactus a causa della somiglianza esteriore con le Cactacee.
Una molecola estratta da questa pianta produrrebbe un potente effetto di sazietà in chi la assume, dunque sarebbe ideale per gli stati di fame compulsiva , ma non ci sono studi clinici al riguardo per avvalorarne l'efficacia. La molecola P57, contenuta in questa pianta, agisce direttamente stimolando la produzione di colecistochinina.
E' sconsigliato l'utilizzo Hoodia gordonii in colecistopatie e intestino irritabile.
Prima dell'utilizzo chiedere consiglio al medico curante.
mercoledì 7 gennaio 2015
Alimentazione Biologica, motivazioni e consigli
Sono anni che nel mondo si adottano pratiche di coltivazione biodinamica... ovvero eco-sostenibilità dei macchinari utilizzati e biodiversità dei prodotti organici nutrienti.
In Italia questa pratica moderna ed ecologica di coltivazione è ancora poco utilizzata, sia per cultura, che per tempi di produzione e produttività sempre più ridotti. Infatti è proprio la produttività in realtà il vero problema "di fondo" della lenta produzione biologica, poiché la richiesta del mercato globale impone tempistiche di produzione sempre più ridotte e quindi il piccolo agricoltore per adeguarsi al mercato si trova a dover produrre di più e nel minor tempo possibile, per non sopperire alle richieste e alla concorrenza. Il piccolo agricoltore dunque, si troverà davanti ad una scelta per lui ovvia, ma per noi molto importante, perché il prodotto finale sarà depositario di tutti i suoi strumenti produttivi.
Ovvero, avrà utilizzato un trattore a benzina? dunque, nei sui vegetali troveremo depositi di idrocarburi e metalli pesanti (utilizzati nella raffinazione petrolifera)... Avrà utilizzato organo-fosforici, (che sono gli insetticidi più utilizzati in agricoltura)? dunque, li ritroveremo in discrete quantità nei nostri pasti, causando tossicità e patologie cancerogene... e per far crescere i suoi ortaggi più velocemente (solfato di ammonio; cloruro di ammonio; nitrato di ammonio; nitrato di calcio; nitrato di sodio; urea; calcio)? e per uccidere le erbacce, (diserbante)? Le domande sono tante e le risposte poche. Spesso si reagisce con un avversione a tutto ciò che è di discutibile provenienza... ed è giusto? si & no... è giusto però sapere, che esiste una prima selezione che può essere fatta tra biologico e non biologico.
Ovviamente, se un prodotto deve essere mangiato integro è molto importante che sia di coltivazione biologica, mentre, se un prodotto deve essere raffinato, non è importante che sia di coltivazione biologica, sarebbe meglio, ma non è estremamente importante.
Eccovi dunque una breve lista di prodotti che devono essere di coltivazione biologica:
Tutto ciò che non è incluso in questa lista può essere anche di natura non biologica.
Risaia Biologica italiana |
concimi chimici che rendono aridi i terreni |
Ovviamente, se un prodotto deve essere mangiato integro è molto importante che sia di coltivazione biologica, mentre, se un prodotto deve essere raffinato, non è importante che sia di coltivazione biologica, sarebbe meglio, ma non è estremamente importante.
Eccovi dunque una breve lista di prodotti che devono essere di coltivazione biologica:
- Frutta fresca - fragole; mele; ciliege; kiwi; nespole; mirtilli; more; lamponi; pesca; albicocca; pera; uva; gelso; papaya; prugne. Secca - datteri; prugne; albicocche; uva sultanina; fichi.
- Verdure - zucchine; cipolla; finocchio; ravanello; broccolo; cavolo cappuccio e verza; carciofi; insalata; rucola; carote; porro; patate; spinaci; pomodori.
- Legumi - lupino; carrubo; soja; lenticchie.
- Cereali - grano Kamut integrale; grano senatore Cappelli integrale; farro integrale; quinoa integrale; miglio integrale non decorticato; segale; crusca d'avena; crusca integrale; grano saraceno; amaranto.
- Semi - semi di lino; semi di papavero; sesamo.
- Prodotti Fitoterapici - camomilla; timo; malva; lavanda; iperico; aloe; luppolo. In realtà tutti i prodotti fitoterapici dovrebbero essere di natura biologica, ma visto che molte materie prime vengono da paesi dove le regolamentazioni legislative sono ben diverse dalle nostre, anche quelli non biologici sono ben tollerati.
- Spezie - curcuma; noce moscata; coriandolo; peperoncino; cannella.
- Sale integrale; Himalaiano; Grigio; Oceanico.
- Alghe - Kombu; spirulina; klamath;
- Olio d'oliva; olio di canapa; olio di cartamo; olio di semi di soja; olio di sesamo.
Tutti i prodotti biologici devono avere rigorosamente questi sigilli |
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