AnimaBiologica

lunedì 30 marzo 2015

Asparago selvatico, Asparagus acutifolius proprietà benefiche

(Classificazione Angiosperme, monocotiledoni, Liliales)



L'asparago selvatico (Asparagus acutifolius) o asparago nero, è una pianta erbacea perenne con rizoma breve e strisciante da cui si sviluppano i turioni (gli asparagi), che sono giovani getti eduli dei fusti. Il fusto è alto oltre 150cm, le foglie sono piccole squame e i fiori sono piccoli e bianchi. Il frutto è una piccola bacca.


particolare del frutto

L’asparago, è una pianta officinale usata da secoli per l'ottimizzazione della filtrazione renale del sangue e come forte diuretico.
L'asparago contiene asparagina (un amminoacido non essenziale), arginina, sapogenine (asparagina A, sarsasapogenina M, sarsasapogenina N), glucosidi, antociani e sali potassio. Le saponine dell'asparago sono inibitori della proliferazione di cellule tumorali (del colon retto). Mentre l'asparagina ha un forte potere diuretico.
turioni degli asparagi mantengono intatte le caratteristiche fitoterapiche solo se consumate arrostite e non lessate.

In tecnica erboristica e farmaceutica, la droga è data dal rizoma, che va raccolto in primavera da piante di tre anni. Insieme alla radice di sedano, prezzemolo, pungitopo e finocchio costituiscono il cosiddetto "sciroppo delle 5 radici", utile contro l'dropisia, affezioni renali e vescicali.

Il rizoma di asparago è una droga sicura ma sconsigliata a coloro che utilizzano farmaci per l'ipertensione o (essendo un forte diuretico) a coloro che soffrono di pressione molto bassa, comunque, prima della somministrazione è sempre meglio chiedere il parere del medico curante.

martedì 10 marzo 2015

Terminalia bellirica usi e proprietà fitoterapiche

Terminalia bellirica, conosciuta anche come "Bahera" o "mirabolano", è un grande albero deciduo originario delle colline del sud-est asiatico. Le foglie sono lunghe circa 15 cm sono riunite verso le estremità dei rami, i fiori sono bianchi piccoli e a forma di stella. I semi,  sono ricchi di acidi grassi e sono utilizzati nella medicina Ayurveda ed in molte preparazioni fitoterapiche.  
Terminalia Bellirica foto web

La Terminalia B. è un eccellente ringiovanente e possiede  proprietà lassative (perché contiene sostanze simili al Rabarbaro, antrachinoni), ma allo stesso tempo anche astringenti (pervia dei tannini), dunque: migliora la digestione; riduce il colesterolo; migliora la circolazione; contiene il 31% di acido linoleico; esercita un notevole effetto cardio-protettivo; riduce la pressione sanguigna; migliora il funzionamento del fegato; possiede proprietà antinfiammatorie e antivirali; ha funzioni espettoranti e ipotensive.

 La Medicina Ayurveda la utilizza per eliminare gli eccessi di "mucosità" dal corpo (bronchiti ed asma) e quindi equilibrare il dosha Kapha
In Tecnica Erboristica la Terminalia B. è utilizzata come lassativo associato alla Frangula e al Rabarbaro,  in capsule gastro resistenti da 80 mg, 2 capsule al dì.
La Terminalia B. è una "droga" fitoterapica sicura, ma prima della somministrazione è consigliato il parere del medico.

mercoledì 4 marzo 2015

Plantago ovata, lo Psillio azioni ed effetti farmacologici

Lo Psillio è costituito dai semi di Plantago ovata, ovvero una pianta erbacea annua, originaria del Pakistan ma anche dell'area tropicale Americana. La pianta è a stelo ramificato, con foglie lanceolate, dentate e fiori bianchi raggruppati a spighe cilindriche. I semi sono ovali di colore rosso- beige, con superficie convessa e il tegumento (o cuticola)  abbastanza sottile ricco di mucillagini.



Sia il seme che la cuticola tegumentale sono le parti utilizzate in Tecnica Erboristica, in quanto contengono mucillagine (polisaccaride: d-xilosio, l-arabinosio, alfa-d-galatturonil-l-ramnosio), triterpeni, aucubina, steroli, lipidi e proteine. Grazie a queste mucillagini (e non solo) lo Psillio possiede un effetto lassativo, che dipende dalla sua capacità di richiamare liquidi nel lume intestinale (e quindi di rigonfiarsi bevendo molta acqua), stimolando così sia la peristalsi (movimenti intestinali) sia la consistenza delle feci (feci abbastanza molli). Le fibre dello Psillio, nell'intestino vengono parzialmente digerite, ma una volta giunte nel colon iniziano a fermentare (ad opera della flora batterica) producendo così acidi grassi (a catena corta) che abbassando il pH del lume intestinale, favoriscono la formazione di batteri acidofili (Batteri BUONI), abbattendo completamente la formazione di batteri  ad azione putrefattiva (Batteri CATTIVI).
Lo Psillio è utile anche in stati abbastanza acuti di diarrea ma con ridotto consumo di acqua (bisogna bere pochissimo).

Lo Psillio ha anche un effetto sull'assorbimento degli zuccheri, ed abbassa i livelli di colesterolo LDL, aumentando l'eliminazione degli acidi biliari. Inoltre gli acidi grassi (a catena corta) prodotti dalla flora batterica intestinale inibiscono la sintesi epatica di colesterolo e riducendo ulteriormente il tasso di colesterolo nel circolo ematico

Lo psillio può essere usato in casi di: costipazione cronica, emorroidi e ragadi anali (per ammorbidire le feci); ma anche, in casi di evacuazione non forzata (ovvero in gravidanza, negli anziani, dopo interventi chirurgici al colon-retto).
La Tecnica Erboristica utilizza lo Psillio sia in capsule che in polvere (seme completo o anche solo la cuticola) da assumere tale quale e la dose giornaliera consigliata è di 3-5 gr da prendere durante l'arco della giornata.




Lo Psillio è assolutamente sconsigliato in caso di stenosi pirolica (restringimento del pirolo), fecalomi (ostruzioni intestinali), assunzione di farmaci assorbiti a livello intestinale (potrebbe ridurne gli effetti farmacologici), in casi di megacolon (alterata motilità del colon) e in casi di IPOcolesterolemia (sia da farmaci che congenita).
Lo Psillio è una "droga" sicura e dunque può essere utilizzata tranquillamente da chiunque rispettando le dosi e i metodi di somministrazione.    

Fonti: Farmacognosia (botanica, chimica, farmacologica) di F.Capasso ed. Springer