Sono anni che nel mondo si adottano pratiche di
coltivazione biodinamica... ovvero
eco-
sostenibilità dei macchinari utilizzati e
biodiversità dei prodotti organici nutrienti.
|
Risaia Biologica italiana |
In
Italia questa pratica
moderna ed
ecologica di coltivazione è ancora poco utilizzata,
sia per cultura, che per tempi di produzione e produttività sempre più ridotti.
Infatti è proprio la produttività in realtà il vero problema "di fondo" della lenta produzione biologica,
poiché la richiesta del mercato globale impone tempistiche di produzione sempre più ridotte e quindi il piccolo agricoltore per adeguarsi al mercato si trova a dover produrre di più e nel minor tempo possibile, per non sopperire alle richieste e alla concorrenza. Il piccolo agricoltore dunque, si troverà davanti ad una
scelta per lui ovvia, ma per
noi molto importante, perché il
prodotto finale sarà depositario di tutti i suoi strumenti produttivi.
|
concimi chimici che rendono aridi i terreni |
Ovvero, avrà
utilizzato un trattore a benzina? dunque, nei sui vegetali troveremo depositi di idrocarburi e metalli pesanti (utilizzati nella raffinazione petrolifera)... Avrà utilizzato organo-fosforici, (che sono gli insetticidi più utilizzati in agricoltura)? dunque, li ritroveremo in discrete quantità nei nostri pasti, causando tossicità e patologie cancerogene... e per far crescere i suoi ortaggi più velocemente (solfato di ammonio; cloruro di ammonio; nitrato di ammonio; nitrato di calcio; nitrato di sodio; urea; calcio)? e per uccidere le erbacce, (diserbante)? Le domande sono tante e le risposte poche. Spesso si reagisce con un avversione a tutto ciò che è di discutibile provenienza... ed è giusto? si & no... è giusto però sapere, che esiste una prima selezione che può essere fatta tra biologico e non biologico.
Ovviamente, se un prodotto deve essere mangiato integro è molto importante che sia di
coltivazione biologica, mentre, se un prodotto deve essere raffinato, non è importante che sia di coltivazione biologica, sarebbe meglio, ma non è estremamente importante.
Eccovi dunque una breve lista di prodotti che
devono essere di coltivazione biologica:
- Frutta fresca - fragole; mele; ciliege; kiwi; nespole; mirtilli; more; lamponi; pesca; albicocca; pera; uva; gelso; papaya; prugne. Secca - datteri; prugne; albicocche; uva sultanina; fichi.
- Verdure - zucchine; cipolla; finocchio; ravanello; broccolo; cavolo cappuccio e verza; carciofi; insalata; rucola; carote; porro; patate; spinaci; pomodori.
- Legumi - lupino; carrubo; soja; lenticchie.
- Cereali - grano Kamut integrale; grano senatore Cappelli integrale; farro integrale; quinoa integrale; miglio integrale non decorticato; segale; crusca d'avena; crusca integrale; grano saraceno; amaranto.
- Semi - semi di lino; semi di papavero; sesamo.
- Prodotti Fitoterapici - camomilla; timo; malva; lavanda; iperico; aloe; luppolo. In realtà tutti i prodotti fitoterapici dovrebbero essere di natura biologica, ma visto che molte materie prime vengono da paesi dove le regolamentazioni legislative sono ben diverse dalle nostre, anche quelli non biologici sono ben tollerati.
- Spezie - curcuma; noce moscata; coriandolo; peperoncino; cannella.
- Sale integrale; Himalaiano; Grigio; Oceanico.
- Alghe - Kombu; spirulina; klamath;
- Olio d'oliva; olio di canapa; olio di cartamo; olio di semi di soja; olio di sesamo.
|
Tutti i prodotti biologici devono avere rigorosamente questi sigilli |
Tutto ciò che non è incluso in questa lista può essere anche di natura non biologica.
Nessun commento:
Posta un commento