La Vite è un arbusto rampicante, con fusto contorto e legnoso. Le foglie sono lungamente picciolate, alterne, tondeggianti, dentate e seghettate ai margini. I fiori sono piccoli, di colore verde, riuniti in infiorescenze a grappoli. Il frutto che cambia in base alla specie, è una bacca tondeggiante (o ovale) chiamato acino, di colore giallognolo chiaro o rossastro scuro, contenente 1-4 semi di consistenza legnosa.
Le parti utilizzate sono le foglie e gli acini (bucce e semi), l'interesse per queste parti è dato dal fatto che si possono ottenere effetti benefici sopratutto in casi di insufficienza venosa.
Le foglie vengono raccolte dopo la vendemmia quando acquistano un colore rossastro, mentre i frutti vengono raccolti nel momento in cui raggiungono la piena maturità. Le foglie e i semi vengono essiccati alla temperatura di 40°C circa.
In generale, foglie, semi e frutti contengono, flavonoidi (quercetrina, rutina, kaempferolo, luteolina), procianidrine, leucoantocianine, sostanze fenoliche (malvidina, resveratrolo, cianidrina, dalfinidrina), vitamine del gruppo B, acido folico, minerali (magnesio e potassio), fibre e glucosio-fruttosio. Il resveratrolo è presente in grandi quantità nelle foglie malate o irradiate dai raggi uv e non nelle foglie sane (ma è contenuto in quantità maggiori nelle radici di Polygonum cuspidatum detto falso-bambù). Altri composti attivi contenuti nelle foglie sono flavini-3-oli è cioè catechine, epicatechine e gallocatechine. Infatti le foglie e i semi sono le parti più utilizzate per l'estrazione dei principi attivi, mentre il frutto intero è utilizzato esclusivamente per la vinificazione, dunque quello che noi chiamiamo scarto è la parte più "nobile" della pianta.
In generale, foglie, semi e frutti contengono, flavonoidi (quercetrina, rutina, kaempferolo, luteolina), procianidrine, leucoantocianine, sostanze fenoliche (malvidina, resveratrolo, cianidrina, dalfinidrina), vitamine del gruppo B, acido folico, minerali (magnesio e potassio), fibre e glucosio-fruttosio. Il resveratrolo è presente in grandi quantità nelle foglie malate o irradiate dai raggi uv e non nelle foglie sane (ma è contenuto in quantità maggiori nelle radici di Polygonum cuspidatum detto falso-bambù). Altri composti attivi contenuti nelle foglie sono flavini-3-oli è cioè catechine, epicatechine e gallocatechine. Infatti le foglie e i semi sono le parti più utilizzate per l'estrazione dei principi attivi, mentre il frutto intero è utilizzato esclusivamente per la vinificazione, dunque quello che noi chiamiamo scarto è la parte più "nobile" della pianta.
La tecnica erboristica utilizza estratti in tisana e tinture madri di foglie & semi per determinare una riduzione o normalizzazione della permeabilità capillare. Il meccanismo d'azione delle procianidrine è riconducibile ad una vasocostrizione. In oltre estratti di vite, possiedono anche proprietà epatoprotettive, cardioprotettive, antimicrobiche, antiossidanti ed antiproteasiche (ovvero ostacola la degradazione dell'elastina e dell'acido ialuronico). Inoltre, studi sugli estratti dei semi hanno sottolineato l'importanza di questi come agenti antimutageni e cioè impediscono la formazione di sostanze mutagene (azione antitumorale). E' stato infine osservato ancora, che un estratto di semi d'uva riduce i livelli ematici di glucosio in un modello di diabete di tipo2. (Quando mangiate gli acini d'uva, rigorosamente biologica, ricordatevi di masticare anche i chicchi)
In commercio, è possibile trovare succhi di frutta d'uva (ricchi di antiossidanti ma troppo calorici), estratti, tinture madri, capsule, pomate e fioridibach.
Gli estratti di vite non provocano effetti indesiderati dunque sono ben tollerati, ma è opportuno, prima della somministrazione chiedere il consiglio del proprio medico curante.
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