AnimaBiologica

domenica 21 settembre 2014

Brassica oleracea var botrytis, il Calvolfiore, proprietà e usi

Il Cavolfiore è una pianta molto diffusa in Italia, biennale, con fusto di circa 15-20 cm, di altezza e foglie con varie tonalità di verde più grandi all'esterno e più piccole all'interno, che formano un cespo al centro del quale troviamo le teste composte da piccoli fiori.
Per la presenza di composti solforati, il cavolfiore emana cattivo odore al momento della cottura.
Il cavolfiore è un alimento energetico per la presenza di glucidi e protidi. La ricchezza del cavolo in zolfo, calcio, fosforo, rame, arsenico ( ma piccolissime quantità) e iodio può spiegare le sue virtù digestive, rimineralizzanti e ricostituente celebrale.
Grazie al suo alto contenuto di vitamina B1, agisce riequilibrando il sistema nervoso, sono contenuti al suo interno anche acido folico e vitaminaC. Il cavolfiore rinforza le difese immunitarie, ha una funzione preventiva nei confronti di molti tumori, combatte l'ulcera gastrica, l'ulcera duodenale e l'ulcera intestinale. Svolge anche una funzione depurativa dell'organismo, è un antianemico, antinfiammatorio e un antireumatico.


In tecnica erboristica il cavolfiore, viene utilizzato in decozione (comprese le foglie più tenere), è indicato in casi di bronchiti, congiuntiviti, sinusite, colite, contusioni, diabete, dissenteria, dolori gastrici, dolori muscolari, reumatici e influenza.

Nessun commento:

Posta un commento