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venerdì 12 settembre 2014

Reishi e Shiitake, effetti e proprietà farmacologiche

Il Ganoderma Lucidum o meglio il Reishi è un fungo che cresce lungo i bordi delle cortecce degli alberi di quercia e castagno, può essere di varie dimensioni e colorazioni (nero e rosso), fu scoperto circa 4000 anni fa in Cina.

Contiene polisaccaridi (beta-D-glucano) che incrementano l'attività dei macrofagi e la sintesi proteica. In Cina ed in altri paesi orientali, come il Giappone, il Ganoderma viene utilizzato in diverse malattie associate all'età quali disturbi coronarici, ipertensione, bronchite cronica, iperlipidemie, insonnia ecc. Ne viene consigliato specificatamente l'impiego per il ripristino delle difese immunitarie in pazienti sottoposti a chemioterapia antitumorale, in associazione alla vitamina C.
In tecnica erboristica si utilizza il Ganoderma Lucidum come tisana del fungo essiccato e come polvere in capsule poiché il Reishi è molto amaro. Viene utilizzato per problematiche arteriose, acidità di stomaco, gastrite, parkinson, alzheimer, asma/bronchite, colesterolo, trigliceridi, cirrosi, dismenorrea, diabete, stitichezza, stress, prostata, insonnia, menopausa, emicrania, reumatismi, sinusite, vitiligine, cistiti, varici, osteoporosi, sovrappeso, dislipidemia.

Lo Shiitake ovvero Lentinula edodes è un fungo che cresce in Giappone e in Cina, i principi attivi sono simili a quello del Ganoderma in più contiene aminoacidi essenziali glucidi e minerali.
In tecnica erboristica viene utilizzato in capsule con dosaggio di 6/16gr di funghi secchi, per curare i raffreddamenti di stagione.


Sia il Ganoderma che lo Shiitake devono essere somministrati sotto consiglio del medico curante poiché in terapie immunosoppressive non va assolutamente assunto, anche perché una terapia prolungata per oltre otto settimane può provocare stati di intolleranza verso questi funghi.
In vendita li troviamo sia da soli che insieme per creare un sinergismo terapico curativo.    

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