AnimaBiologica

mercoledì 17 settembre 2014

Linum usatissimum, Lino usi e proprietà dei suoi semi


Il Lino è un erba annua, alta circa 80cm, con foglioline alterne e sottili, il frutto è una capsula globosa, dove all'interno sono contenuti i semi, che sono ovali appiattiti e di colore marrone scuro.
Il Lino è conosciuto da tempi antichissimi e le sue fibre hanno sempre costituito un ottimo filato dal quale si ricava un tessuto molto pregiato, ancora oggi. Venivano utilizzati anche i semi sia per scopo curativo che a scopo alimentare.
Oggi sappiamo che i semi di lino contengono mucillagini che per idrolisi producono galattosio, ramnosio, arabinosio ed acido galatturonico. Nel tegumento del seme si trovano glicosidi degli esteri-metilici degli acidi p-cumarico e caffeico. I protidi e i lipidi sono abbondanti e sono costituiti soprattutto da trigliceridi degli acidi dell'acido linolenico, linoleico, oleico e da minori quantità di acidi grassi saturi. E' presente anche una piccola quantità di acido cianidrico.


La tecnica erboristica usa i semi di lino come cataplasmi in caso di tosse, catarro, foruncolosi, ascessi e bronchite, poiché accelerano la guarigione, e come uso interno in casi di lieve stitichezza (poiché le mucillagini formatesi con l'acqua agisce da lubrificante e da lassativo meccanico).
I semi sono utilizzati sotto forma di infuso come emolliente e protettivo della mucosa intestinale. L'olio di semi di lino è dotato di proprietà vitaminiche (vit.F), di proprietà lassative e curative per i capelli secchi (essendo molto vitaminico nutre la fibra capillare rinforzandola, associato all'olio di ricino dimostra proprietà anche cheratiniche).
L'utilizzo dei semi di lino è sconsigliato in casi di emorroidi, diverticolosi e ulcere intestinali (poiché possono aumentarne le problematiche). Non devono essere assunti per lunghi periodi poiché contenti acido cianidrico, anche se in minima quantità ma possono comunque provocare crampi dolorosissimi e vomito.




Nessun commento:

Posta un commento