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domenica 28 settembre 2014

Pygeum Africanum, Pruno Africano proprietà ed effetti

Il Pruno Africano è un albero sempre verde che cresce fino a 30m, di altezza nelle zone maggiormente piovose delle foreste Africane. Il tronco, è eretto e ricoperto di una corteccia stringata di colore rosso/bruno scuro. I rami sono penduli e le foglie hanno un picciolo lungo fino a 2cm, sono ellittiche, acuminate, coriacee verde-scuro, con margine leggermente seghettato. I fiori sono piccoli , bianchi/verdastri, raccolti in racemi ascellari. I frutti sono acheni coriacei,  di colore rosso/marrone.
La parte utilizzata (fin dai tempi antichi in Africa), è la corteccia. Contiene sostanze lipidiche (acidi grassi come palmitico, linoleico, oleico, stearico, beenico, miristico), steroli, sostanze terpeniche (acido ursolico, idrossi ursolico, oleanolico), alcoli ed eteri dell'acido ferulico, acido abbietico, docosanolo, fitosteroli (beta-sitosterolo) e glucosidi.
La corteccia di Prunus Africanum è utilizzata per curare problemi urinari (dolori della vescica, disturbi legati alla minzione=momento in cui si fa la pipì). Il Pruno Africano deve la sua attività farmacologica sopratutto alla frazione lipidica, oltre che ai fitosteroli e all'acido abietico. Queste sostanze interferiscono con lo sviluppo dell'ipertrofia prostatica benigna (IPB). L'acido abietico e i triterpeni hanno un'attività antiedemigena (sostanze in grado di ridurre un'edema, in cosmetica l'estratto viene addizionato come anti-cellulitico all'interno di creme corpo).




Gli estratti di Pygeum in tecnica erboristica sono utilizzati per i disturbi delle vie urinarie, si possono trovare anche capsule contenenti la corteccia essiccata non trattata (0,3gr, per capsula, una capsula 2/3 volte al giorno per almeno un mese). Il prodotto è ben tollerato e raramente causa  lievi effetti gastrointestinali, si consiglia comunque un consulto con il medico curante prima della somministrazione.

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