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giovedì 18 settembre 2014

Morinda citrifolia, il Noni proprietà e benefici

L'albero del Noni è un sempre verde le cui dimensioni variano dai 20 ai 30 piedi di altezza. Il suo frutto, in tutta la Polinesia è impiegato per curare molteplici problematiche, (le più importanti sono le infiammazioni, le ustioni, verminosi, intossicazioni, ferite infette e punture di insetti) come alimento e per prevenire l'invecchiamento (maschera notturna in poltiglia del frutto fresco). E' stato scientificamente provato che il succo di Noni è di aiuto in patologie come: malattie del sistema immunitario, infezionibatteriche e virali, problemi respiratori, diabete, cancro, pressione alta, difficoltà di digestione, tubercolosi, malaria, dipendenza da alcol e droga.


La pianta è ricchissima di nutrienti come i sali minerali, vitamine, aminoacidi essenziali, microelementi e antiossidantima il principio attivo più importante (un alcaloide) è la pro-xeronina, capace di liberare nell'intestino la xeronina, grazie alla presenza di uno specifico enzima. La funzione principale della xeronina è quella di regolare la struttura e la forma di specifiche proteine implicate in importanti funzioni cellulari e anticorpali. La xeronina è fisiologicamente prodotta dall'organismo umano, ma questa funzione diminuisce con l'età, malattie, traumi e stress.  L'integrazione alimentare con il Noni, per la presenza di xeronina, aiuta l'organismo a normalizzare le strutture proteiche e le funzioni ad esse legate, migliorando l'assorbimento di aminoacidi, vitamine e minerali, facilitando anche il passaggio di tali sostanze attraverso le membrane cellulari.
Dunque, i componenti specifici del succo di frutta del Noni, agiscono riparando le cellule danneggiate a livello molecolare, in conseguenza del contenuto di pro-xeronina che aumenta la produzione di xeronina endogena. I vari principi nutrizionali e in particolare gli aminoacidi vengono assorbiti in maniera più efficace a livello intestinale così da nutrire adeguatamente le cellule dell'organismo.



La tecnica erboristica utilizza tutta la pianta, poiché: nella foglia sono presenti aminoacidi acido glutammico, antrachinoni, glucosidi, betasitosterolo e acido ursolico; nel fiore invece sono presenti antiossidanti e glucosidi; nel frutto sono presenti alizarina, antrachinoni, acido capronico e caprilico, olio essenziale, asperuloside-tetra-acetato e xeronina; nella radice e corteccia sono presenti  acido rubiclorico, acidoclisofanico, morindadiolo, resine, steroli, clorubina, soranidolo, fosfato, ferro, magnesio, sodio, morindina, rubiandina e glucosidi.
Ogni parte della pianta del Noni ha proprietà analgesiche poiché la xeronina è coinvolta nella stimolazione del sistema nervoso centrale con la produzione di endorfina (potenti analgesici fisiologici).  E' noto inoltre che gli individui sofferenti per dolori artritici mostrino di solito incapacità digestive nei riguardi delle proteine, che potrebbero così formare cristalli nelle giunture, per cui in questi casi l'attività digestiva esplicata attraverso l'azione enzimatica del succo del Noni risulta molto efficace.
Il Noni contiene due sostanze antiossidanti importantissime, la vitaminaC e il selenio che agiscono in modo sinergico contro i radicali liberi, stimolando la produzione di xeronina (che agisce anche sulla pelle traumatizzata e lesionata).
Al frutto del Noni sono inoltre attribuite proprietà purificanti e depurative, dunque è un 'eccellente integratore alimentare definito anche adattogeno perché consente di aumentare la resistenza e la capacità di adattamento dell'organismo agli agenti stressanti e alle condizioni sfavorevoli di qualunque origine.
La somministrazione del Noni deve essere tenuta sotto stretto controllo medico curante poichè può portare, in casi di sovradosaggi, ad allergie o interferenze o aumento della biodisponibilità di determinati farmaci.

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